Nasco nel 1971 ed eredito la passione per la fotografia da mio padre che ha “provocato” la mia curiosità bambina, custodendo gelosamente nell’armadio di camera sua la mitica Rolleicord con mirino a pozzetto. Mettere l’occhio in quel mirino e seguire un reticolato di rette irreali, rendeva il mondo magico; era incomprensibile quel gioco di specchi che rendeva la realtà ribaltata, come fluttuante …in movimento, come solo nei sogni poteva avvenire.
Questa magia vissuta da bambino, mi ha accompagnato per molti anni nelle mie esplorazioni fotografiche ma solo da adulto ne ho capito veramente la grandezza; ricevere in eredità una passione che allo stesso tempo è realtà e sogno è un bellissimo dono non solo da custodire ma da alimentare e far evolvere. E cosi dopo aver fotografato per anni prevalentemente paesaggi usando pellicole a colori, nel 2001 mi avvicino alla scuola di fotografia del C.R.D.U. dell’Università di Pisa, approfondendo la passione con la partecipazione al corso di “Educazione all’Immagine” tenuto da Roberto Evangelisti. Nello stesso anno entro a far parte del prestigioso CircoloFotograficoPisano.   Due passaggi questi fondamentali per la mia formazione fotografica.

La conoscenza delle opere dei grandi fotografi del 900 vissuta nella scuola di fotografia, come Josef Koudelka, Elliott Erwitt, Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin e tanti altri, mi appassionano alla “Street Photography” e orienta i miei scatti alla ricerca di “attimi fermati in bianco e nero” cercando costantemente nel mio cammino un Reportage Umanistico. Al completamento del corso di educazione all’immagine partecipo alla mostra collettiva dal titolo “Oltre mare: impressioni visive” e al volume fotografico che ne consegue.

I numerosi scatti prodotti durante la frequenza del corso di educazione all’immagine portano nel 2002 alla mia prima mostra personale dal titolo “Mare da amare”; seguono nel 2005 e nel 2009 le mostre personali rispettivamente di “Sguardi su Praga” (tenutasi a Lucca) e “Mercantia: tra magia e sogno” (tenutasi a Pisa). Proprio quest’ultimo lavoro (Mercantia: tra magia e sogno) viene premiato tra i migliori racconti per immagini del 2008 al “Portfolio dell’Ariosto” a Castelnuovo Garfagnana. Negli ultimi dieci anni sono seguite altre esposizioni, presentazioni di portfolio, collettive con gli amici del Circolo Fotografico Pisano e personali con il progetto “Sulla Strada: Gli occhi, il cuore e i gesti”; lavoro questo svolto in due capitoli, che segna il passaggio dall’analogico al digitale.

In questi venti anni non è cambiato il mio modo di intendere la fotografia, ma è cambiata la mia ricerca del racconto fotografico, il modo di esplorare ed è cambiata la forma comunicativa del mio desiderio. Il concetto di “immagine” nell’epoca moderna ha stravolto quella che era “La Fotografia” fino a 10/15 anni fa; è cambiato il modo di accesso, di visibilità, di fruibilità. Come insegnano i grandi autori e saggisti contemporanei, oggi è fin troppo semplice fotografare; ciò che resta difficile e forse più complicato, è saper immaginare, vedere e progettare.